Ville Venete della Riviera del Brenta 

 

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 Il nostro viaggio proveniendo da Bologna inizia non proprio dalla riviera del Brenta ma con una tappa da non perdere, dall'uscita dell'autostrada A13 Padova est per la tangenziale nord di Padova (o proseguire su A4 direzione Milano uscita Padova ovest) fino a raggiungere Piazzola sul Brenta (22 km) e poi... la splendida Villa Contarini Camerini.

Villa Contarini sorge a Piazzola sul Brenta, a pochi chilometri da Padova e da Vicenza, sui resti di un antico castello costruito dalla famiglia dei Dente intorno all’anno Mille. Acquisito dai Carraresi, signori di Padova, fu ereditato da un membro della famiglia Contarini. Fino alla seconda metà del Seicento la Villa rimase dimora rurale. Fu, infatti, Marco Contarini, Procuratore di San Marco, ad ampliare l’edificio rendendolo simile ad una Reggia e facendone uno straordinario “luogo teatrale”. Dopo un lungo periodo di abbandono il complesso fu acquistato dalla famiglia Camerini che lo riportò all’antico splendore completandolo secondo il gusto dell’eclettismo ottocentesco. Cessato anche il periodo cameriniano la Villa subì un nuovo periodo di abbandono fino all’acquisto, alla metà del secolo scorso, da parte del prof. G.E. Ghirardi e la successiva cessione alla Fondazione a lui intitolata.

   

Risalente al sec. XVI, rappresenta uno di quei celebri esempi di dimora patrizia che hanno contribuito a creare la cosiddetta “civiltà della villa veneta”. E’ noto, infatti, che tali ambienti, edificati e pensati da architetti di grande spessore culturale, inglobavano diversi piani di fruizione: furono sedi di rappresentanza, in particolare per celebrare i fasti della Repubblica Serenissima e delle famiglie nobili a lei fedeli, luoghi decorati ad arte per feste e conviti intellettuali, ma anche avamposti per il governo del territorio ai fini dello sviluppo della prima imprenditoria agricola ed industriale. La Villa, ideata per la famiglia Contarini, tra le più celebri nella genealogia veneziana, corrisponde in pieno a questa tipologia architettonica. L’anno di costruzione della “reggia” di Piazzola, così definita per la grandiosità che è tale da farla annoverare fra le residenze più vaste d’Europa, non può essere fissato con un’unica data precisa a causa dei molti ampliamenti e successivi rifacimenti. Il corpo centrale fu costruito, nel 1546 (come è testimoniato dalla pietra a sinistra della gradinata) su disegno del grande Palladio. Dal 2005 la Villa è di proprietà della Regione Veneto

testi e foto: Villa Contarini Regione Veneto  http://www.villacontarini.eu/

Periodo estivo Dal 1° marzo al 31 ottobre Tutti i giorni (domeniche e festivi compresi)

Mercoledì chiuso, comprese mostre (salvo festivi). dalle ore 9.00 alle ore 19.00

Periodo invernale Dal 1° novembre al 28 febbraio

Tutti i giorni (domeniche e festivi compresi) Mercoledì chiuso, comprese mostre (salvo festivi).alle ore 10.00 alle ore 16.00

per sostare a Piazzola sul Brenta: parcheggio  Piazza P. Camerini davanti alla villa sosta permessa 24 ore

facendo il percorso al contrario ritorniamo a Padova est poi per la via Noventana Raggiungiamo Stra e la riviera del Brenta

Sin dal Cinquecento, le famiglie più nobili di Venezia scelsero le rive del fiume Brenta per insediarvi le loro ville. Inizialmente legate all'attività agricola finirono poi  per diventare lussuose dimore di villegiatura. Le sponde del fiume, una volta contenuto il problema delle piene che poteva recare danni disastrosi, offrivano ai veneziani una campagna facilmente raggiungibile e coltivabile, ed anche una via d'acqua per i commerci con Padova. Questo binomio determinò nel tempo il formarsi di uno dei paesaggi storici veneti più lussuosi caratterizzati da importanti ville con giardini, barchesse e broli. Tra il Seicento e il Settecento, i proprietari si sfidarono per dare enfasi e sfarzo alle ville,  viste come la scenografia ideale per le molte feste che vi si tenevano nella bella stagione.

VILLA PISANI  Museo Nazionale

la “Regina delle ville venete”, è una delle principali mete turistiche del Veneto. Situata lungo l’incantevole Rivera del Brenta, a 10 minuti da Padova e 20 da Venezia, la maestosa villa dei nobili Pisani ha ospitato nelle sue 114 stanze dogi, re e imperatori, ed oggi è un museo nazionale che conserva arredi e opere d'arte del Settecento e dell'Ottocento, tra cui il capolavoro di Gianbattista Tiepolo “Gloria della famiglia Pisani”, affrescato sul soffitto della maestosa Sala da Ballo. "Passo non si faceva senza trovar nuovo spettacolo e nuova meraviglia", diceva del parco di Villa Pisani un entusiasta visitatore ottocentesco. E ieri come oggi il parco incanta per le scenografiche viste, le originali architetture, dalla Coffee House all’Esedra, il famoso labirinto di siepi, tra i più importanti d'Europa, la preziosa raccolta di agrumi nell’Orangerie e di piante e fiori nelle Serre Tropicali, "tutto quello che può ricreare la vista e soddisfare il gusto", come vantava Almorò Pisani.  La villa fu edificata nella prima metà del Settecento dalla nobile famiglia Pisani di Santo Stefano, che nel 1735 ne commissionò il progetto all'architetto Francesco Maria Preti. Al 1720 risale invece il progetto per il grande parco e per le sue architetture barocche, opera dell'architetto Gerolamo Frigimelica. La grande residenza non fu concepita, come le altre ville della Riviera del Brenta, solo come luogo di villeggiatura, ma soprattutto come dimora di rappresentanza per celebrare la propria potenza economica e politica, coronata nel 1735 dall'elezione a doge di Alvise Pisani.

per non perdervi nel labirinto come Marisa e Gigliola... seguite la mappa e la bussola fornita all'ingresso...

ORARI Aperto ogni giorno da martedì a domenica. Lunedì chiuso, eccetto i lunedì festivi.

DAL 1 APRILE AL 30 SETTEMBRE 2014 9.00 - 19.00 (19.00 - 20.00 solo uscita)

DAL 1 OTTOBRE 2014 AL 31 MARZO 2015 9.00 - 16.00 (16.00 - 17.00 solo uscita).

testi e foto: Galassiacamper, Camperchefroad  Ministero beni culturali http://www.villapisani.beniculturali.it

la visita completa alla villa e al parco labirinto compreso... è piuttosto lunga, nel parcheggio della villa è possibile sostare gratuitamente

Proseguiamo per Mira

VILLA SERIMAN, FOSCARI WIDMANN – REZZONICO

Il viaggiatore che nel Settecento affrontava il tradizionale Tour d’Italie e, a bordo del burchio, tipica imbarcazione rivierasca, risaliva la Brenta da Venezia a Padova, poteva ammirare, in una delle anse formate dal fiume, uno dei gioielli del tardo barocco veneziano, il complesso di Villa Widmann Rezzonico Foscari. Costruita agli inizi del Settecento per volontà dei Serimann, nobili veneziani di origine persiana, la villa ottenne l’attuale forma solo nella metà dello stesso secolo, quando la famiglia Widmann, dopo avere acquistato l’immobile, lo rimodernò adeguandolo al gusto rococò francese. Il corpo centrale divenne così accogliente dimora per feste e ricevimenti. Impreziosirono il salone principale due artisti, allora molto contesi nell’ambiente veneziano, Giuseppe Angeli (1712-1798), discepolo di Giambattista Piazzetta, e Gerolamo Mengozzi Colonna, collaboratore prediletto del Tiepolo. L’attribuzione degli affreschi non è tuttavia certa: alcuni studiosi li ritengono opera di Francesco Zanchi.

testi e foto Galassiacamper, Ville Venete servizi metropolitani Venezia 

La villa è aperta per visite turistiche dal martedì alla domenica (e i lunedì festivi) con orario 10.00 – 13.00 / 13.30 – 16.30

https://villawidmann.servizimetropolitani.ve.it/visita-la-villa/   http://www.villevenete.net/tutte_le_ville/villa_seriman_foscari_widmann_-_rezzonico/

VILLA CONTARINI DEI LEONI (Mira)

La Villa ha l’aspetto attuale dal 1558. Infatti la villa, di proprietà della famiglia dei Contarini, fu restaurata quando arrivò nelle mani di Federico Contarini che nel 1555 sposò giovanissimo Lucrezia Mocenigo, anche lei di famiglia ricca e discendente di due Dogi di Venezia, mentre lui di uno solo. Poco dopo (1570) un altro Mocenigo sarebbe stato Doge. Federico fu un personaggio ricco, potente ed intrasigente.Qui, per la visita del futuro re di Francia, fece preparare un banchetto che passò alla storia della Riviera come” la cena del re”. Le portate servite furono ben 22! Durante la guerra con la Turchia, si comprò la carica di procuratore di S.Marco (fino ad allora elettiva) nel gennaio 1571: si occupava dell’attuale Basilica di S.Marco e dei suoi problemi. modificata nell’800 quando vennero aggiunti i due Leoni reggiscudo (da cui deriva il nome della villa)  Pare che i due Leoni avessero incastonati negli occhi quattro pietre preziose,voluti dalla proprietaria,l’ultima dei Pisani. Quando l’artista che li realizzò le chiese se non temeva che le venissero rubate,la nobildonna rispose:”Conosco gli abitanti di Mira e dei paesi vicini. Sono persone oneste ed orgogliose delle Bellezze della Riviera del Brenta. Chi mai si armerà di uno scalpello per cavare gli occhi ai nostri leoni?”Lo fece invece Napoleone,che il 30 Novembre del 1807  passò in Riviera ….e rimase incantato dal luccicare degli occhi dei leoni Purtroppo gli attuali leoni sono copie con lo sguardo  freddo del marmo… La villa doveva essere completamente rifatta, ma quando il progetto di Tommaso Temanza fu pronto, il committente Vincenzo Giovanni Pisani morì (1744). Probabilmente l’anno seguente, quando Vincenzo Sebastiano sposò Lucrezia Corner fece dei lavori all’interno: ordinarono a Gian Battista Tiepolo di affrescare i fasti della villa quando all’epoca dei Contarini qui si soffermò il futuro Re di Francia Enrico III. Il Tiepolo sostituì ai Contarini le figure dei Pisani. in questi affreschi il Tiepolo aveva disegnato il Re che entrava da un loggiato come quello posteriore della villa: ciò non poteva essere, perché il Re veniva dal canale. Aveva inoltre dipinto anche le ville al di là del canale, come la Bembo al posto della quale sorse più tardi la fabbrica di candele e saponi dei fratelli Lanza (l’attuale MiraLanza).

testi Galassiacamper, Comune di Mira

per sostare nei pressi di Mira non ci sono aree gratuite,  Area Sosta Camper - Venezia Porta Ovest Via Ghebba, 109, 30034 Oriago VE

Il fine settimana volge al termine, rientriamo a Bologna da Mira per la S.S 309 diramazione della S.S16 Romea, che costeggiando la laguna arriva ad addentrarsi nel  delta del Po in un intreccio suggestivo di canali paludi  e natura selvaggia, da Porto Garibaldi superstrada per Ferrara e poi A13 Bologna.

parte del viaggio (compreso lo smarrimento nel labirinto..) è documentato su Camperchefroad http://www.camperchefroad.com/2019/01/un-camper-2-pelosi-due-amiche-in.html

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